Nel presente articolo, esamineremo le modifiche proposte al regime degli impatriati per il 2024, c.d. “rientro dei cervelli”, previste dallo schema di decreto legislativo di attuazione della riforma fiscale in materia di fiscalità internazionale.

Lo schema di decreto, infatti, apporta significative modifiche, ridefinendo i requisiti e le agevolazioni per i lavoratori impatriati.

Le principali modifiche al regime impatriati 2024

Lo schema di decreto porta significative modifiche al regime degli impatriati e del rientro dei cervelli in Italia. Di seguito, approfondiremo le principali modifiche:

1. Redditi agevolabili

Le agevolazioni si applicheranno solamente ai redditi di lavoro dipendente (o assimilato) e di lavoro autonomo prodotti in Italia. Questo rappresenta un significativo restringimento dell’ambito di applicazione, rispetto al previgente regime degli impatriati.

2. Condizioni per l’agevolazione

Gli impatriati che desiderano beneficiare del regime devono soddisfare tutte le seguenti condizioni:

  • Trasferimento della residenza fiscale in Italia.
  • Assenza di residenza fiscale in Italia nei tre periodi d’imposta precedenti al trasferimento.
  • Impegno a risiedere in Italia per almeno cinque anni.
  • Stipulazione di un nuovo contratto di lavoro con un datore di lavoro diverso da quello presso cui lavoravano all’estero, nonché da quelli appartenenti allo stesso gruppo
  • Prestazione attività lavorativa per la maggior parte del periodo d’imposta in Italia.
  • Possesso di requisiti di elevata qualificazione o specializzazione.

3. Detassazione dei redditi

L’agevolazione comporta una detassazione dei redditi agevolabili nella misura del 50%, fino a un limite massimo di 600.000 euro. Questo limite massimo è una novità introdotta dalla bozza di decreto rispetto alle precedenti versioni del regime impatriati.

4. Applicazione dal 2024

Il nuovo regime impatriati si applicherà ai soggetti che conseguono la residenza fiscale in Italia a partire dal periodo d’imposta 2024.

Regime transitorio

Per quanto riguarda il regime transitorio, come detto, il testo attuale dello schema di decreto prevede che le nuove disposizioni siano applicate ai soggetti che trasferiscono la residenza fiscale in Italia a partire dal periodo d’imposta 2024.
In applicazione delle norme sulla residenza fiscale, i soggetti che si sono trasferiti in Italia nella seconda metà del 2023 conseguono la residenza fiscale in Italia nel 2024.
Pertanto, detti soggetti, risulterebbero soggetti al nuovo e più restrittivo regime degli impatriati.

In conclusione, le modifiche al regime impatriati e al rientro dei cervelli per il 2024 comportano significativi cambiamenti.
È importante seguire gli sviluppi normativi e considerare le possibili soluzioni per affrontare le principali problematiche che potrebbero sorgere a seguito dell’introduzione di queste modifiche.

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